22 marzo 2024 – «Non ci sarà alcun passo avanti, né grande, né piccolo nel realizzare due inceneritori nella nostra regione». È netto il punto di vista di Legambiente Sicilia dopo la notizia di ieri del via libera da parte del governo regionale del nuovo piano sui rifiuti che prevede la realizzazione di due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania. «Purtroppo, si tratta di una scelta sbagliata tecnologicamente e ambientalmente che pagheranno caro tutti i cittadini siciliani», afferma il presidente di Legambiente Sicilia Tommaso Castronovo.
Per il primo placet al nuovo piano rifiuti, il presidente della Regione Renato Schifani ha utilizzato i poteri di commissario per l’impiantistica relativa al trattamento dei rifiuti concessi da Roma. «Gli inceneritori, come le discariche – continuano da Legambiente – sono il grande buco nero in cui, oltre a bruciare i rifiuti, andranno definitivamente in fumo anche gli obiettivi di riciclo previsti dall’economia circolare e di decarbonizzazione per contrastare i cambiamenti climatici». Stando ai calcoli fatti dagli ambientalisti, infatti, «ogni tonnellata di rifiuti bruciata contribuirà a emettere circa una tonnellata di CO2. Per questo, gli inceneritori, dal 2028, saranno tassati per la produzione di emissioni di gas climalteranti». Una tassa che oggi è di quasi 80 euro per ogni tonnellata di CO2 prodotta, ma che sarà destinata a raddoppiare, «con buona pace – dichiara il presidente – di chi oggi vuole ingannare i siciliani facendo loro credere che con gli inceneritori si abbasserà la tassa sui rifiuti».
Fonte: meridionews.it