Silla ex Ilva cosa dice la controparte Arcelor Mittal

12 gennaio 2024 – Sull’ex Ilva si gioca un’altra partita per l’industria italiana sempre più in crisi.
L’ex Ilva sta per finire in amministrazione controllata per la seconda volta in meno di un decennio. ArcelorMittal vuole abbandonare l’Italia.

L’obiettivo era di salire a 4 milioni di tonnellate di acciaio, mentre nel 2023 l’ex Ilva ne avrà prodotto meno di 3 milioni. Lo ha confermato il ministro per il Made in Italy, Adolfo Urso, riferendo ieri in Parlamento sul caso che sta scuotendo nuovamente la città di Taranto e che minaccia migliaia di posti di lavoro. A dirla tutta, Acciaieria d’Italia si prefiggeva dal 2025 di balzare a 8 milioni di tonnellate. Numeri fantascientifici alla luce del trend recente. E tra governo italiano e ArcelorMittal è in corso un braccio di ferro duro, l’ennesimo in pochi anni.

In sintesi, questo è quanto accade: servono risorse per rilanciare lo stabilimento pugliese, che occupa direttamente 8.200 lavoratori e altri 3.500 tramite l’indotto. Da mesi il governo, presente nel capitale al 38% tramite Invitalia, chiede al socio di maggioranza indiano di mettere mano al portafogli con l’iniezione di risorse necessarie al rilancio e pari a 320 milioni di euro.

Fonte: investireoggi-it.cdn.ampproject.org

Commenti:

  1. luca bartolini 13 Gennaio 2024 at 11:32 am- Rispondi

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