Ex Ilva, si prepara il commissario (ma ArcelorMittal apre allo Stato al 66%)

10 gennaio 2024 – Tra le tre ipotesi possibili per superare lo stallo sull’ex Ilva, il governo sembra aver deciso di percorrere quella a più forte impatto: l’amministrazione straordinaria. Solo le prossime ore diranno se la minaccia si tramuterà in azione o resterà tale.

Ma le dichiarazioni di Massimo Bitonci, sottosegretario al Mimit, rilasciate a Sky Tg24 sono chiare: «La situazione è estremamente delicata: penso che alla fine si andrà verso l’amministrazione straordinaria — che è stata prevista proprio l’anno scorso e il socio pubblico può chiedere in maniera autonoma — e questo ovviamente porterà un contenzioso. L’ipotesi della liquidazione volontaria è assurda».

Esclusa esplicitamente, quindi, la strada più soft, quella dell’accordo non giudiziario e un indennizzo per accompagnare l’uscita del socio privato (da ieri gli staff legali di Invitalia e ArcelorMittal hanno comunque avviato un confronto) e non contemplata la terza ipotesi, quella di una sottoscrizione dell’aumento di capitale da 320 milioni da parte del solo socio pubblico di Acciaierie d’Italia (Invitalia, oggi al 38% e disponibile a salire fino al 66% del capitale) senza contestuale cambio di governance, negato nel vertice dell’8 gennaio dal socio privato ArcelorMittal, oggi al 62% del capitale e di proprietà della famiglia indiana Mittal.

Fonte: corriere.it

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