23 dicembre 2023 – In termini di adesione alla corretta gerarchia dei rifiuti la figura mostra da sinistra verso destra il passaggio dai Paesi europei più virtuosi a quelli che lo sono meno. L’Italia si colloca nel mezzo, ma tenendo conto dell’obiettivo del limite del 10% di RU da inviare in discarica, è evidente che la strada da fare è ancora lunga (di fatto bisogna dimezzare il quantitativo di rifiuti avviati in discarica).
Inoltre, come correttamente specificato nel rapporto ISPRA, i quantitativi indicati fanno riferimento ai rifiuti “avviati” a riciclaggio e compostaggio/d.a., il che vuol dire che altri flussi sono generati da questi trattamenti e destinati a discarica o a termovalorizzazione.
Alla fine, in Italia, ciò che va in discarica è certamente più del 21% dei RU prodotti.
Fonte: linkedin.com