10 marzo 2024 – La visita del ministro e del commissario Quaranta apre spiragli importanti sul futuro dello stabilimento di via Boscomarengo
Potrebbe esserci l’Ucraina nel futuro dell’ex Ilva. Il ministro Adolfo Urso lo ha spiegato al tavolo promosso nel polo siderurgico di Novi, sostenendo la continuità aziendale insieme al commissario straordinario Giancarlo Quaranta, affiancato dai neo nominati colleghi Giovanni Fiori e Davide Tabarelli. Urso ha sostenuto, che oltre a un paio di gruppi importanti del settore della metallurgia (Azovstal di Mariupol), avrebbero chiesto informazioni sul gruppo italiano, anche i dirigenti di due grandi acciaierie bombardate dai Russi durante la guerra.
Le richieste iniziali riguardavano in prima battuta aziende in Friuli, ma la questione verrebbe dirottata sull’ex Ilva, proprio a Novi e negli altri siti del Piemonte, dove gli investimenti sugli stabilimenti locali sarebbero minori rispetto ad altre situazioni industriali.
«Questo va detto in senso molto semplificato – precisa l’onorevole Federico Fornaro del Pd -. Però potrebbe in effetti essere una strada percorribile. Intanto i 320 milioni garantiti dal governo devono essere subito usati per garantire la ripresa produttiva, iniziando da un piano straordinario di manutenzione senza il quale non si potrà ripartire. Ed è urgente la redazione di un piano industriale che dovrà essere parte integrante di quello per la siderurgia italiana».
Fonte: lastampa.it