19 gennaio 2024 – Era stato convocato dalla commissione ‘ecomafie’ per fare il punto sull’incendio al TMB di Malagrotta, ma il sindaco di Roma Roberto Gualtieri si è trovato a rispondere quasi esclusivamente alle domande sulla scelta di realizzare un nuovo inceneritore. Considerata, evidentemente, alla stregua di un crimine
Si chiama inceneritore. Non è la soluzione. È troppo grande. E fu così che la commissione bicamerale d’inchiesta sulle “attività illecite nel ciclo dei rifiuti” divenne un tribunale speciale per le scelte legittime. Unico imputato: il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, convocato questa mattina dai commissari per riferire sul recente incendio al TMB di Malagrotta. “Attendiamo l’esito delle indagini della magistratura” ha ribadito il sindaco nel corso della relazione iniziale sui fatti del 24 dicembre, al termine della quale, tuttavia, il focus dell’audizione si è spostato quasi completamente sulla scelta di dotare la Capitale, e il suo incompleto (per usare un eufemismo) sistema di gestione del pattume urbano, di un moderno impianto di termovalorizzazione. Peggio di un crimine, evidentemente.
Fonte: riciclanews.it