18 gennaio 2024 – Il settore dei rifiuti è sempre in fermento.

🔥 Dopo il “tema” degli ❞𝒊𝒎𝒑𝒊𝒂𝒏𝒕𝒊 𝒎𝒊𝒏𝒊𝒎𝒊❞ un’altra 💣 è scoppiata
📌Come si concilia il principio della concorrenza con la c.d. ❞𝒊𝒏𝒕𝒆𝒈𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒗𝒆𝒓𝒕𝒊𝒄𝒂𝒍𝒆❞?
❓ E’ legittimo accorpare in un unico lotto servizi differenti e suscettibili di affidamento separato tramite più lotti di gara, cioè sia i servizi di raccolta/traporto (a monte della filiera), sia quelli di trattamento/recupero (a valle)? 📢 Secondo il TAR Lombardia (Sentenza del 2 gennaio 2024, n. 9) 𝗡𝗢❗
𝓘𝓵 𝓬𝓪𝓼𝓸 𝓲𝓷 𝓼𝓲𝓷𝓽𝓮𝓼𝓲:
✅ 𝗟𝗮 𝘀𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗽𝗽𝗮𝗹𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 articola nella lex specialis la procedura in u̲n̲ u̲n̲i̲c̲o̲ l̲o̲t̲t̲o̲ un unico lotto comprensivo di tutti i differenti servizi rientranti nell’ambito del ciclo integrato dei rifiuti e consente all’aggiudicatario del servizio di individuare, successivamente all’espletamento della gara e iure privatorum, il soggetto che si occuperà dell’attività di recupero della Forsu.
✅ 𝗟𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗻𝘁𝗲 lamenta il mancato espletamento di un confronto concorrenziale per l’affidamento del servizio di recupero della Forsu, “di fatto rimesso alla scelta discrezionale dell’aggiudicatario della gara, che, a valle dell’aggiudicazione e senza coinvolgere la stazione appaltante, dovrà provvedere all’espletamento di detta attività tramite accordi commerciali con soggetti in possesso delle necessarie autorizzazioni di legge”;
✅ 𝗜𝗹 𝗧𝗔𝗥 afferma come sia illegittimo il sistema delineato nella lex specialis “𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑙’𝑎𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑟𝑜𝑐𝑒𝑑𝑒 𝑑𝑖𝑟𝑒𝑡𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑙𝑙’𝑖𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑢𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑜𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑝𝑢𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑐𝑢𝑝𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝐹𝑜𝑟𝑠𝑢, 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑒 𝑚𝑜𝑑𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑠𝑒𝑙𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑖𝑠𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑙 𝐶𝑜𝑑𝑖𝑐𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑖, 𝑚𝑎 𝑎𝑓𝑓𝑖𝑑𝑎 𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑠𝑐𝑒𝑙𝑡𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑒𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖𝑠𝑐𝑟𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑑𝑖𝑐𝑎𝑡𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑖𝑔𝑖𝑒𝑛𝑒 𝑢𝑟𝑏𝑎𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑛𝑠𝑖𝑣𝑜𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑟𝑒𝑐𝑢𝑝𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑜𝑟𝑔𝑎𝑛𝑖𝑐𝑎..”